1. |
I
01:21
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2. |
II
03:39
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Tra i migliori presupposti
nascosti tra gli impedimenti
pendo un impegno: passeggiare
come si seguirebbero indice e medio,
passeggio oltre gli spigoli dei vicoli.
Con l'acqua che mi scolo dalle mattonate incolte
affiorano le mie muffe,
radicati maremoti intestini
reflussi salmastri.
Ma di fronte a me il mio strazio disumanizzato
non è tranquillo, non è agitato
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3. |
III
03:16
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4. |
IV
01:46
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5. |
V
05:46
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Stendi respiri profondi su brividi di falsi allarmi
chiudi negli occhi chiusi i miei mari mossi
e arrampicata sui miei mali molli dormi
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6. |
VI
04:01
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Un germoglio tardivo tra cocci di asfalto
consumato, così sottile che sembra appoggiato
dall'alto annusa l'aria
e le foglie bascultando altrove - morbide
da uno spazio concesso per sbaglio
crepano la desolazione
dei camini grigi sopra la stazione
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